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              " L'attesa è finita! "       Gli alunni di Domodossola, Omegna e Borgomanero si buttano  nella mischia"                                                                                                                                                                                               I ragazzi  raccontano

  • Tutto è iniziato a scuola: ci hanno consegnato le magliette con il logo della scuola e siamo partiti alla volta dello stadio Curotti. Una "scia" gialla(questo è il colore delle nostre maglie) segnava le strade di Domodossola, la gente si girava a guardarci... non capiva! Per noi era chiaro: con quella camminata iniziava il nostro allenamento per prepararci alle gare. Gli animi si stavano scaldando e...  anche le gambe ... visto che ci siamo recati a piedi!

  • La 37° edizione dei giochi rosminiani si apre alla presenza di Don Riccardo che con un breve discorso e la benedizione ci invita a divertirci, ad essere leali e  a provarci fino in fondo. Siamo stati molto contenti e onorati per la sua presenza. E' passato per salutarci, invece si è trattenuto con noi per un bel pò...segno che questi giochi ti prendono. Infatti, tutti a turno ci siamo lasciati coinvolgere e, quando, non eravamo impegnati nelle gare ci siamo lanciati a sostenere i nostri compagni che gareggiavano.

  • Tanti gli sport: vortex, corsa(80m., 800m.,staffetta 4x100), salto in lungo, pallavolo, calcio a 5, nuoto. Ognuno si è cimentato in una specialità che più gli corrispondeva.

  •  L'attesa dei giochi non è stata semplice, è un mix di emozioni: ansia, agitazione, felicità. Quando arriva il giorno diciamo "finalmente è arrivato!". L'attesa è stata forte, non reggiamo più la tensione!! Finalmente i giochi rosminiani sono arrivati!!! Quest'attività ci permette non solo di sfogarci,  ma anche di aprirci e conoscere nuovi amici. Questi giochi ci danno l'occasione di rincontrare i nostri "fratelli" di Omegna e Borgomanero, già incontrati durante la gita a Perugia-Assisi. Il bello di questa attività è che ognuno può dimostrare le proprie capacità  e  nessuno è esonerato, tutti praticano almeno un'attività. L'importante non è battere le altre scuole ma vivere quest'avventura tutti insieme e approfondire quell'amicizia iniziata in gita o durante i giochi degli anni passati. 

  • E' vero che sono solo giochi, ma è anche una competizione, quindi è importante gareggiare con forza,  anche se, come ci ricordano i nostri insegnanti, bisogna farlo con una sana sportività.

  • A chi ha ideato questi giochi dobbiamo dire un sincero grazie, perchè è un'occasione per crescere e per ritrovarci, infatti non dobbiamo dimenticarci che facciamo parte di un'unica famiglia... e una famiglia deve stare insieme. Quindi chiediamo di pensare altri momenti da vivere IN COMPAGNIA.

  • Questo anno si respirava un'altra aria! Gli altri anni, ogni tanto, partiva un fischio contro le altre scuole, in questa edizione invece no. Anzi,   tra chi vinceva e chi perdeva  si davano il "5" o una pacca sulla spalla quando finiva la gara ... mai vista questa cosa. Credo che  l'esperienza della gita a Perugia e Assisi abbia lasciato un segno forte, eravamo diversi. Più "belli"! Questa amicizia, questa cosa che ho incontrato  non la voglio perdere. E' chiaro che, però, non sono io l'artefice, è Qualcuno che ha permesso tutto questo.                                      AL PROSSIMO ANNO                                                                            

 

 

 GIOCHI ROSMINIANI 2014/2015
 

    27 MAGGIO 2015

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